Gin secco o Gin fruttato: quale scegliere?

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Il gin è un distillato che ormai non può mancare in nessun pub e home-bar; un distillato con tantissime sfaccettature, ogni distilleria ha la sua ricetta. Ma come orientarsi in questo mondo sconfinato? Leggete la nostra guida per capire qual è il gin perfetto per voi!

Iniziamo a fare differenza tra le principali categorie di gin: london dry, distilled gin e compound gin.

London Dry Gin

Prodotto della distillazione di un composto ottenuto macerando le botanicals (sostanze utilizzate per aromatizzare il distillato) con alambicchi tradizionali. Il grado alcolico del prodotto finale alla vendita deve essere almeno pari a 37,5% e solitamente il grado massimo è di 57%. Per legge non è possibile fare aggiunte di altre sostanze aromatiche ma si possono aggiungere alcol o acqua per raggiungere la gradazione desiderata.

Distilled Gin

In questa categoria troviamo i Gin a cui si possono aggiungere altre sostanze aromatiche alla fine della distillazione. Questo ha dato vita al moderno mercato del gin togliendo il limite che vietava l’uso di fiori, spezie o aromatizzanti delicati e che oggi invece possono essere aggiunti, macerandoli nel gin o sotto forma di estratti. Questo processo consente di creare gin profumati e dai colori vivaci: dal rosa delle fragole al viola dei mirtilli al giallo dei limoni, impossibili da ottenere con il processo produttivo precedente: questo perché attraverso la distillazione è impossibile estrarre i colori delle sostanze naturali utilizzate, in quanto le molecole coloranti sono troppo pesanti per evaporare.

Compound Gin

È il famoso bathtub gin o gin da vasca da bagno, come veniva chiamato ai tempi del proibizionismo americano; prendono il nome dal fatto che durante questo periodo venivano prodotti nelle vasche da bagno domestiche per evitare i controlli della polizia. Non c’è distillazione in quanto i singoli ingredienti sono uniti a freddo insieme ad alcol puro (compound). Come nel caso della tipologia precedente, anche i compound gin sono solitamente molto colorati e profumati vista l’assenza di distillazione.

Veniamo ora alle differenze in merito al gusto e agli abbinamenti con le toniche: in questo caso si distinguono solitamente due grandi famiglie, i gin secchi e i gin fruttai.

I gin secchi sono quelli che solitamente vengono abbinati a toniche morbide e fruttate per esaltarne l’aromaticità e per arrotondarne il gusto. Tra gli ingredienti si trovano spesso radice di angelica, coriandolo, liquirizia, aghi di pino e altre spezie ed erbe aromatiche, alcuni esempi conosciuti appartenenti a questa categoria sono il gin Sabatini, il gin Hendrick’s e il gin Mare.

I gin fruttati invece sono prodotti utilizzando come ingredienti principali arancia, limone, pompelmo, fragola, frutti di bosco e tanti altri ingredienti; ovviamente hanno un gusto molto più morbido e possono essere bevuti anche da soli ma abbinati ad una tonica secca danno il meglio di loro. Fanno parte di questa categoria il Gin Malfy Pompelmo Rosa, il gin Brockmans e il gin Cubical Mango.

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